Fin dagli anni dell’accademia di Belle Arti, ancor prima al liceo, ho sempre avuto una predilezione ed una passione per il soggetto figurativo, che ora, rielaboro in modo personale e con una mia interpretazione.

Per me l’uomo è sempre alla ricerca, in tensione, mai tranquillo (questo è il mio modo d’essere!), con una grande domanda di sé….
 
Il mio modo di dipingere è irruente, a grandi pennellate che seguono direzioni diagonali o cerchi concentrici o archi che si congiungono o si dipartono secondo il senso che voglio dare all’opera senza definire troppo le forme; prediligo i grandi formati perché mi sento più dentro il lavoro.

 

La tecnica pittorica è quella acrilica e ad olio su supporti di tela grezza (da me poi trattati), di tavole di legno, di carta o di cartone di diverso tipo.
 
La tecnica ad acquarello è continuamente usata, è rilassante, è comoda e facilmente trasportabile; il blocchetto, la scatoletta di colori ed i pennelli, sono sempre con me, soprattutto quando sono in vacanza al mare o in montagna o in una passeggiata in campagna, per poter fissare le sensazioni dell’istante ed i colori di quei luoghi.
  

Credo, che i miei due diversi modi di approccio alla pittura (quella acrilica/olio e quella ad acquarello), non si discostano molto, anzi ,uno è d’aiuto all’altro.
L’acquarello mi educa a fermarmi al punto giusto. Ad esagerare con le macchie, il dipinto diventa poi“stucchevole”.Lascio che quel che vedo o osservo venga fissato senza troppi ripensamenti.
Così è anche quando mi esibisco con le grandi pennellate ad acrilico, il gesto di troppo mi guasta l’effetto.
 
E’ un’educazione allo stupore dell’istante, il troppo incupisce.
 
La mia attività pittorica, non si esaurisce qui, si cala anche nel mondo della decorazione su legno, nella progettazione ed esecuzione di vetrate istoriate ( anche in questo caso la forza di approccio si fa sentire!), nella pittura murale…ecc